Museo della Croce Rossa Italiana 

Museo della Croce Rossa Italiana 

Museo della Croce Rossa Italiana

Museo della
Croce Rossa Italiana 

Il Museo - Un viaggio nella storia

Rinnovato  recentemente l’assetto del Museo della Croce Rossa Italiana, aperto al pubblico il 22 novembre 1986, con una solenne Cerimonia ed il Messaggio del Presidente della Repubblica.

Dal 15 giugno 2014, giorno del centocinquantesimo anniversario di fondazione della Croce Rossa Italiana, per rendere le visite più agevoli, partecipative e coinvolgenti abbiamo realizzato un percorso  cronologico, temporale, un viaggio che percorre la storia d’Italia.


I moti di Messina

1848, l’Insurrezione di Messina contro i borboni fa registrare una violenta lotta anche attraverso bombardamenti navali che causano morti e feriti. Un Ufficiale medico – portabandiera - dell’esercito borbonico “ Ferdinando Palasciano” disubbidendo agli ordini del suo Generale, si prodiga per assistere tutti i feriti anche quelli  così detti ribelli. Il medico fu sottoposto al Tribunale Militare che ne decretò la sua fucilazione, fu poi salvato dal Re che ne dispose l’incarcerazione per un anno.

La Guerra di Crimea

1854, ci spostiamo in Crimea dove imperversa la guerra, una giovane nobile Inglese Florence Nightingale, nata a Firenze,  vi si reca con un gruppo di ragazze per prestare assistenza e soccorso ai militari feriti provenienti dal fronte dedicando particolare attenzione all’igiene nelle tende e nelle sale per gli interventi chirurgici al fine di evitare le infezioni mortali, spesso registrate.

La Battaglia di Solferino

1859, a Solferino e San Martino incombe una sanguinosa battaglia tra gli eserciti austriaco, francese e sardo le cui vittime dei violentissimi scontri, ricuperate e trasportate a Castiglione delle Stiviere, venivano assistite dalle donne del posto utilizzando lenzuola, federe, stoffe, ecc. per tamponare le ferite. Uno ginevrino Henry Dunant, testimone involontario all’arrivo dei carri con i feriti, si adoperò per dare agli stessi un giaciglio nell’ospedale, nelle case, nei cortili e nella Chiesa maggiore che divenne un grande ricovero lanciando il motto “tutti fratelli”.

Una Grande Idea: la neutralità dei feriti sui campi di battaglia

1861, con l’annessione del Regno di Napoli all’Italia, avvenuta nel 1860, Ferdinando Palasciano, si senti libero di proclamare la sua  “idea”  il 28     gennaio e 28 aprile 1861,  all’Accademia Pontaniana di Napoli dove enunciò con solennità il Principio della Neutralità dei Feriti sui campi di battaglia.

L’Unità d’Italia

1861, a Torino si realizza l’Unità d’Italia, che abbiamo rappresentato con l’inno di Mameli, musicato da Novaro.

Un Souvenir de Solferino

1862, Henry Dunant, inorridito da quanto visto, preso il diario sul quale aveva quotidianamente annotato  gli eventi, decide di scrivere un libro per fare conoscere a quanti orrori aveva assistito avendo impressi i lamenti dei feriti e dei morenti. Il libro fu inviato ai Regnanti e ai Capi di Stato.

Il Comitato dei cinque

1863, a Ginevra, la Società di Utilità Pubblica costituì un Comitato, denominato dei cinque, con il compito di promuovere le iniziative atte a dare avvio ad una Conferenza Internazionale.

Nasce la Croce Rossa Internazionale

1863, a Ginevra il 26 ottobre, la Conferenza Internazionale raccoglie l’adesione di 18 rappresentanti  di 14 paesi che il 29 ottobre firmano la Prima Carta Fondamentale costituita da 10 risoluzioni che definiscono le funzioni e i mezzi dei Comitati di Soccorso. Il Comitato dei Cinque diverrà poi il Comitato Internazionale della Croce Rossa.

Si costituisce a Milano la Croce Rossa Italiana

1864, a Milano si costituisce il 15 giugno la Croce Rossa Italiana, a cura della Società medica che rappresenterà a Ginevra la novella Associazione.

La Convenzione di Ginevra del 22 agosto 1864

1864, il 22 agosto 12 Paesi firmano la Prima Convenzione di Ginevra rappresentata con la Sala della riunione e i sigilli posti dai plenipotenziari  rappresentanti dei Governi.

L’Opera della Croce Rossa Italiana

Da tale periodo l’intensa Storia della Croce Rossa Italiana si evolve, inizialmente nei periodi bellici, dedicando le proprie energie a favore dei militari sia sui campi di battaglia sia nelle retrovie con strutture attendate, mezzi e personale mobilitato.

Le grandi sofferenze dei militari impiegati in zone impervie e in condizioni di difficoltà ambientali e di scarsa nutrizione hanno indotto la Croce Rossa Italiana ad istituire sanatori e preventori per  la lotta alla tubercolosi e alla malaria;  il primo sanatorio militare fu attivato in Liguria, nel Comune di Bergeggi nel 1916.

Per sovvenire alle necessità delle famiglie dei militari alle armi, soprattutto appartenenti alle classi più vulnerabili per povertà e disagio, la Croce Rossa Italiana ha istituito preventori e colonie destinate all’Assistenza all’infanzia ed ai reduci il tutto grazie alla solidarietà del popolo italiano, di particolari benefiche famiglie ed ai contributi di molteplici Comuni del regno.

La Croce Rossa Giovanile

Particolare attenzione è stata rivolta all’igiene e all’educazione sanitaria, svolta fin dal 1915, attraverso specifiche campagne destinate ai bambini in età scolare, con l’organizzazione dei “contributi scolastici” prima, e della Croce Rossa Italiana Giovanile, poi -  iniziative realizzate dalle varie Società di Croce Rossa.

I cimeli che attraggono i visitatori

Visitando le varie “ sale “ che costituiscono il percorso, l’occhio del visitatore viene catturato dai “cimeli”  ( casse farmacia, per  l’acqua, il vino, i generi di conforto, le barelle, i lettini operatori, ecc.), documenti e foto originali, il tutto riferito agli Ospedali e alle Ambulanze attendate; anche uno scorcio di Treno Ospedale e di un Posto di Soccorso Ferroviario, già in uso nella Grande Guerra ed anche nei conflitti antecedenti, fanno rivivere l’immaginario del soccorso della Croce Rossa nel mondo.

Le ricerche dei prigioni e dispersi…la trasmissione dei messaggi

Già nel primo mondiale la Croce Rossa aveva attivato gli Uffici per le ricerche dei “ Prigionieri di Guerra” con la trasmissione di corrispondenza e pacchi, l’invio di pane, ecc., attività sviluppata in seguito ed in

particolare nel secondo conflitto mondiale; alcuni significativi documenti sono esposti mentre altri costituiscono l’archivio storico del Museo.

La Protezione Sanitaria antiaerea

Superati gli anni trenta alla Croce Rossa Italiana viene dato un nuovo importante assetto con l’ampliamento e il miglioramento delle dotazioni di materiali e mezzi;  dal 1936  vengono rivolte le migliori attenzioni alla Protezione Sanitaria Antiaerea con la predisposizione di materiali e uomini per i rifugi antiaerei, con speciali reparti per la disinfestazione, istituendo pure Ospedali per i militari sia in stabilimenti ospedalieri già operanti sia di nuovo allestimento in immobili appositamente requisiti dai Prefetti.

L’incorporazione delle Associazioni non erette in Corpo Morale

La Croce Rossa Italiana a seguito del Regio Decreto 12 febbraio 1930,          n.84, ha incorporato le benemerite Associazioni di Pubblica Assistenza non erette in Corpo Morale, gestendo di fatto il servizio di Pronto Soccorso e Trasporto Infermi su tutto il territorio nazionale.

Le navi ospedale

Un importante ruolo l’hanno svolto le Navi Ospedale alle quali sono dedicati alcuni pannelli fotografici ed oggettistica sanitaria. Nel primo conflitto mondiale numerosa la presenza delle Crocerossine a bordo, alcune delle quali perirono in servizio mentre, nel 1942, a partire dal mese di settembre, quattro Navi allestite  ad Ospedale dalla Croce Rossa Italiana, con proprio personale, effettuarono il rimpatrio dei nostri connazionali in Africa Orientale Italiana, sotto il controllo degli Inglesi come previsto dalle Convenzioni Internazionali.

La Monarchia e la Repubblica

Vi è poi il passaggio dalla Monarchia alla Repubblica rappresentato con la parte centrale della bandiera tricolore con il simbolo reale sormontato dalla corona. Un quadro con i nuovi distintivi della dirigenza ne interpreta il passaggio alla Repubblica.

Le emergenze

 La C.R.I. che aveva dato un forte contributo nel terremoto di Messina del 1908 e in tutte le emergenze dell’epoca si è resa protagonista in ogni piccolo e grande disastro naturale (alluvioni – terremoti ) con l’impiego di militari, infermiere e volontari che hanno saputo operare con professionalità, sempre primi ad intervenire ed ultimi a lasciare il campo. Per detto settore sono state acquisite importanti attrezzature e prefabbricati di pronto impiego. 

La guerra in Corea

Nel 1950, l’O.N.U. chiese alla Croce Rossa di allestire un Ospedale in Corea per assistere i militari e la popolazione civile vittime del conflitto in atto. Con l’autorizzazione del governo la C.R.I. allestì nel sud della Corea l’Ospedale n° 68 con 150 posti letto. Tale umanitaria iniziativa ebbe una forte risonanza acquisendo unanimi consensi e riconoscimenti per l’opera prestata dal personale della C.R.I.  Il 14 ottobre del 1955, l’Italia venne annessa alle Nazioni Unite.

Il conflitto nel Congo

Anche nel Congo dal  1960 al 1964, sempre con le Nazioni Unite la Croce Rossa Italiana ha operato una missione umanitaria impiantando l’Ospedale n° 10 ad Elisabetville; l’Ospedale subì nel 1961 un attacco armato dove perse la vita il Caporale Infermiere Raffaele Soru, medaglia d’oro al Valor Militare “alla Memoria”.

Parecchie le missioni umanitarie all’estero, Kosovo,  Iraq, Libano, Nassyriah, per citarne alcune dove ha sventolato l’emblema della neutralità : La Bandiera della Croce Rossa.


Abbiamo insieme viaggiato nella coinvolgente storia della Croce Rossa Italiana  evidenziando solo alcuni fatti, i più salienti, che costituiscono quel tassello umanitario vissuto dall’Italia, dai “Precursori” ad oggi.

Siamo convinti che questo “assaggio”, anche attraverso le fotografie, stimolerà visite dirette alla struttura che certamente saprà offrire ai visitatori  un quadro completo dell’opera svolta dalla Croce Rossa Italiana.

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